Bentrovati 🙂
La mia nuova avventura comincia oggi. E non posso che partire da un punto che, da artista e formatore, mi sta molto a cuore.
Secondo me non ha senso chiedersi se la capacità di emozionare la gente con un manico di scopa e due corde di metallo tirate attraverso sia meglio o peggio del virtuosismo di un Di Meola, di un Lane o di un Malmsteen. Soprattutto, non ha senso partire da questo per chiedersi se migliorare la propria tecnica possa significare tradire la propria Arte.
Personalmente, ho il sospetto che al Partito del Feeling A Tutti I Costi si iscriva soprattutto chi sente di non essere (o pensa di non poter essere) un buon musicista. I buoni musicisti con feeling non si curano di discutere se sia meglio la tecnica o il sentimento, suonano al loro meglio e basta.
Il fatto è che i musicisti tecnicamente mediocri e senza feeling non li ascolta nessuno: da qui l’errata percezione – ascoltando un musicista dal talento enorme che suona musica in apparenza semplice – che la musica migliore sia quella che richiede meno tecnica.